Collaborative Research Projects
BIOCLEAN
BIOfilm management and CLEANing by leveraging fundamental understanding of biological, chemical and physical combined approaches. BIOCLEAN addresses the urgent need to create a sustainable training network across academia, industry and the healthcare sector which will fill the gap in Europe and beyond to produce highly skilled multi-disciplinary young scientists competent in chemistry, engineering and experimental wet lab biology. BIOCLEAN will deliver this network of young scientists who can apply their proven skill sets gained during the project life time to solve industrial and healthcare sector real life biofilm management challenges. BIO-CLEAN project (GA n° 722871) - H2020-EU.1.3.1. MSCA-ITN-2016 - Innovative Training Networks http://www.biocleanh2020.eu/index.php |
BIOMIMETIC
NEW BIO-INSPIRED PROCESSES AND PRODUCTS FROM RENEWABLE FEEDSTOCKS The BIO-MIMETIC project will generate a new class of bio-inspired polymers via extraction of natural compounds from renewable resources. These polymers with novel properties will be produced through a new biological transformation route, involving environmentally friendly enzymatic processes, inspired by polymerisation processes in nature. The novel BIO-MIMETIC process-route will use renewable resources.New enzymes will be developed to transform bio-mass into bio-based polymers that can be conjugated or cross-linked into novel polymeric structures for consumer products. BIO-MIMETIC project (GA n° 282945) FP7 ENV.2011.3.1.9-1 [Eco-innovation] http://www.biomimetic-eu-project.eu/ |
EFFBIOETA2
Bioetanolo di II generazione da biomasse italiane: qualità del feedstock, efficienza di conversione e ottimizzazione d’uso dei residui. Il progetto ha lo scopo di produrre nuove conoscenze scientifiche, e di carattere pre-competitivo nel settore della produzione di bioetanolo di seconda generazione a partire da biomasse disponibili in Italia come sottoprodotto del sistema viticolo o che possono essere prodotte con colture arboree a ciclo breve. Punto focale del progetto è l’ipotesi, finora inesplorata in ambito internazionale, che si possa aumentare la qualità del materiale ligno-cellulosico (MLC) da destinare alla produzione di bioetanolo, incrementando il suo contenuto di carboidrati non strutturali, che sono facilmente fermentescibili. Altro aspetto di rilievo del progetto è che coordina le attività di tre gruppi fortemente interdisciplinari, con un approccio di integrazione verticale delle competenze, in modo da svolgere ricerche che nell’insieme puntano ad ottimizzare l’uso della biomasse nel suo complesso, non solo per la parte da avviare alla fermentazione, per i processi di depolimerizzazione e fermentazione, ma anche per la parte residua, la lignina di cui si valuteranno le caratteristiche di base, le modifiche indotte dai processi a monte (pretrattamenti e depolimerizzazione delle componenti fermentescibili della parete) e la suscettibilità alla funzionalizzazione con coupling ossidativo, per favorirne l’uso in materiali compositi. Questo aspetto è molto rilevante perché volto alla utilizzazione completa delle biomasse per usi sostitutivi del petrolio, (bioetanolo e materiali), questo da un lato dovrebbe permettere la migliore redditività economica del processo, dall’altro dovrebbe garantire una maggiore validità in termini di risparmio di emissioni di CO2. La struttura organizzativa e le competenze delle UO coinvolte permettono inoltre di prevedere la produzione di conoscenze applicative che siano trasferibili non solo al sistema agro-forestale ma anche a quello agro-industriale e industriale. Le UO hanno esperienza i questo ambito e collaborano anche in altre attività di ricerca collegate con partners industriali di primo piano. Le attività previste consentono di aprire orizzonti applicativi collaterali e connessi a quello principale e questo concorre a dare valore al progetto in termini di ricadute potenziali. In questo ambito ci si aspetta un impatto dei risultati sul settore del vivaismo forestale, biotecnologico, ingegneristico e della chimica Il progetto è principalmente orientato verso la valutazione della potenzialità d’uso dei residui della coltivazione della vite. Questa coltura occupa estensioni importanti in Italia e nelle regioni meridionali d’Europa(nell’insieme l’area di coltivazione della vite intorno al bacino mediterraneo è dell’ordine dei 3,5 milioni di ettari) produce intorno ai 20 quintali di residui di potatura la cui utilizzazione fino ad ora è stata scarsa e non riveste particolare importanza per la fertilità del terreno. Il settore è gia organizzato in forme associative che potrebbero essere attori di rilievo nello sviluppo di una filiera del bioetanolo con i residui di questa coltura. Questi aspetti potrebbero essere importanti per un rapido trasferimento applicativo dei risultati qualora il progetto ottenga quelli sperati. |
INDUSTRIAL COLLABORATIONS
- Testing and analysing detergent samples. FATER - Analysis of Lignins. STORA ENSO - Analysis of lignocellulosic materials. CHEMI - Characterization of lignocellulosic materials. NOVAMONT - Characterization and synthesys of new materials. BRIDGESTONE - Development of cosmetic products. MAVI sud - Testing samples using techniques such as nuclear magnetic resonance (NMR) in particular with relation to bleach containing products. Procter & Gamble 01/12/2006-05/2007 - Testing samples using techniques such as nuclear magnetic resonance (NMR) in particular with relation to bleach containing products. Procter & Gamble 26/06/2009-26/06/2010 - Samples of lignin-based capsules containing perfume for proof-of-concept experiments of their suitability in P&G consumer products. Procter & Gamble 07/2010 -01/2011 - Supported laccase and peroxidase in textile bleaching. Huntsman 2009 09-03/2010 – 09-06/2010 |